Riceviamo questa interessante proposta da Irexia:
Ho accolto con tanto piacere la sostituzione del semaforo lungo viale Margherita di Savoia (altrimenti detta “discesa di Mondello”) con una rotonda (una mia vecchia idea su cui non ho fatto in tempo di scrivere). Precedentemente infatti chi da viale Venere doveva andare a Mondello era costretto ad attraversare due semafori: questi comportavano l’immissione nella suddetta “discesa” e la prosecuzione nello stesso in due momenti diversi con almeno una sosta e conseguente ingorgo nel caso in cui il flusso di auto fosse stato tale da bloccare la carreggiata di coloro che, invece, da Mondello si dirigevano alla Favorita i quali erano costretti così a fermarsi pur avendo il verde: la situazione preesistente creava, insomma, caos, ritardi e inquinamento dovuto alle auto in sosta.
La rotonda ha notevolmente snellito il traffico, tuttavia, non ha eliminato il difetto che questa strada aveva, e tuttora ha, e che con la rotonda, per via dei cattivi costumi dei palermitani, addirittura è aumentato: chi proviene dalla Favorita infatti percorre una strada diritta e in discesa al termine della quale vi è, come in ogni accesso ad una rotonda, vi è un obbligo di dare la precedenza a chi già occupa la rotonda stessa. Ricordo che anni fa questa “discesa libera” fu percorsa a forte velocità da una motrice di camion che finì dritta dritta in spiaggia causando la morte per decapitazione di una donna che con i suoi nipotini e la tata si trovava a godere della spiaggia! Quanti automobilisti che in discesa si trovano a percorrerla in velocità rispettano il codice della strada? Lascio a voi la risposta e il conteggio…
Io propongo una piccola soluzione che non comporta un aumento dei costi sostanzioso (questa rotonda, infatti, non ha comportato alcuna spesa se non quella della pittura delle strisce e dell’apposizione dei cartelli): l’accesso alla rotonda da viale regina Margherita di Savoia dovrebbe essere realizzata come quella di ingresso al centro commerciale Zamparini di cui posto una foto:
come si può ben vedere alla fine degli accessi dai grandi viali che invitano all’alta velocità vi è una piccola curva che, per così dire, accompagna l’automobilista a percorrere la rotonda nel senso giusto (già perché c’è anche chi, a Mondello, per “risparmiare” un giro, percorre una bretella in senso contrario!) costringendolo inevitabilmente a rallentare e a dare la precedenza.
A Mondello lo spazio c’è e si potrebbero anche mettere delle piante, purché non ostacolino la vista della auto in arrivo.
Ancora, anche in viale Venere sarebbe il caso di installare un’aiuola spartitraffico con le stesse modalità di cui sopra, in modo da rallentare e razionalizzare l’accesso in rotonda ricordando all’automobilista palermitano che entrando in una rotonda deve dare la precedenza!
Infine l’aiuola centrale della rotonda potrebbe essere risagomata in forma circolare in modo da aiutare il flusso di auto dalla Favorita e dare più terra all’enorme Ficus Macrofilla che inaugura la galleria verde verso la Favorita.
Pienamente d’accordo, è un’ottima proposta che potrebbe evitare numerosissimi incidenti, dato che, chi viene da Mondello e va verso la Favorita, si ritrova quel senso unico praticamente “nascosto” sulla destra…
Personalmente, la prima volta che ho percorso quella strada ho preso a parole quelli che, scendendo verso mondello, si stringevano sulla destra della mia strada per girare su viale venere; non avevo capito che avevano modificato il senso di marcia e i cartelli non erano subito ben visibile!!!
Spero vengano presto presi provvedimenti!
Una rotonda dovrebbe urgentemente essere costruita fra via tiro a segno e il Foro italico. Nelle rotonde potrebbero sorgere fontane o sculture come in Spagna
ottima la proposta. In effetti, guardando la mappa cittadina, ci sarebbero una caterva di incroci o zone “calde” che potrebbero beneficiare di uno snellimento del traffico con la creazione di rotonde. basta d’altronde andare nel resto d’europa (e anche in italia del nord) per sincerarsi della bontà, in termini di decongestionamento dei flussi veicolari, che apportano tali semplici opere.
SOS.
Qualcuno intervenga affinche possiamo riavere l’uso di percorrere la SS 113 a Isola delle Femmine, senza avere l’obbligo di attraversare il paese.
I lavori nel sottopasso sono finiti da mesi, ma la strada continua ad essere chiusa.
Ma che fine ha fatto la mia proposta di istituire la terza corsia su viale R. Siciliana nel tratto caotico fra viale Lazio e via Pitrè? Data la velocità con qui alle volte si procede, in maniera istintiva già si creano incolonnamenti a tre corsie. Ma qualche automobilista non gradisce e ti prende per “vastasu.”
Allora sarebbe opportuno istituire la terza corsia ufficialmente, con opportuna segnaletica verticale e orizzontale.
E come lo allarghi viale Regione Siciliana per fare spazio alla terza corsia? Considera che adesso ci sono anche i binari del tram…
@rudi gi
“in maniera istintiva già si creano incolonnamenti a tre corsie. Ma qualche automobilista non gradisce e ti prende per vastasu.”
Ecco la mentalità del palermitano che porta tutto allo sfascio… nessun commento necessario. Loro hanno ragione, sono gli altri che chissà perché li prendono per vastasi (invece di prenderli a mazzate).
Che tristezza infinita.
Roberto, scusa, avrai visto pure tu che in occasione di traffico intenso cioè quasi fermi e in prossimità dei semafori ci si dispone, qui e la, su tre corsie, quindi è un bene istituirlo ufficialmente: avremmo sfruttato meglio tutti gli spazzi vuoti senza pericolo di urtarsi. NON SERVE MOLTO SPAZIO FRA LE AUTO QUANDO SI PROCEDE A PASSO DI LUMACA. Sulla larghezza di Viale R. Siciliana ti dico che in alcuni tratti c’è una corsia di emergenza cosi larga che non la trovi neanche in autostrada, facci caso.